Il mondo industrializzato vive oggi una crisi dei sistemi tecnologico ed economico di portata unica negli ultimi 500 anni di storia del nostro pianeta.
Il modello che concentra il 90 % delle risorse nel 17% della sua popolazione, in non solo materiali ma anche di conoscenze, brevetti e know how tecnologici, si sta sgretolando.
Una crisi i cui segni si avvertono già dai primi anni ’90, come bene evidenziò Jaques Delors, e che colpisce principalmente i maggiori paesi industrializzati e mette in discussione un intero modello di sviluppo.
Gli indicatori economici, insieme ai mutamenti climatici e all’esaurirsi di risorse vitali, impongono di ridisegnare i fondamenti di una nuova civiltà nella quale la crescita economica non sia necessariamente connessa alla distruzione del patrimonio naturale, umano e culturale di vaste aree del pianeta.
L’Unione europea si è prefissata un compito che appare certamente straordinario: diventare entro il 2020 leader mondiale nella bio-economia.
Una profonda e per molti versi dolorosa trasformazione è richiesta ai nostri sistemi tecnologici ed economici: le fratture, le perdite e lo smantellamento di vecchi sistemi di produzione industriale dovranno essere guidate coraggiosamente e senza rinunciare ai principi di inclusione e coesione sociale.
Una grande sfida a cui ogni stato membro dovrà partecipare, facendo la propria parte.
Un’ Europa efficiente nell’impiego delle risorse, verde e competitiva, è un’ Europa nella quale sono superate le divisioni tradizionali tra ambiente, energia, economia, competitività e politiche di innovazione, e nella quale occorrerà muoversi oltre il confine del recupero dei rifiuti e dirigersi celermente verso il ciclo di vita dei materiali, gestito in modo tale che essi forniscano i servizi di cui abbiamo bisogno, senza danneggiare irreversibilmente i nostri ecosistemi.
ARTES è impegnata sin da fine anni 90 nel promuovere una strategia di ‘smart innovation’, ovvero di sviluppo competitivo, fondato al tempo stesso su un serio investimento in infrastrutture materiali e non di ricerca avanzata in campo biotecnologico e connessa valorizzazione delle sue vaste risorse naturali e storico culturali.
Profonda conoscitrice delle politiche e degli strumenti di finanziamento, promotrice della rete nzymes4future, che riunisce laboratori di ricerca biotecnologica e istituti di design, ARTES ha accumulato un know how unico nella progettazione, realizzazione e project management di bio-regioni specializzate in bio-economia ed industria creativa (dalla ideazione e realizzazione di bio-fibre e bio-materiali per la fashion industry, al turismo; dalla ristorazione alla produzione multimediale, fino alla identificazione di modelli di governance delle risorse critiche per la bio economia: energia, ambiente, acque,…).
Offriamo servizi di progettazione, realizzazione e project management di bio-region specializzate nella bio-economia ed industria creativa