PROGETTO
Ciò che cambia nell’insegnamento e nell’esercizio della professione medica, nell’anatomia e nella chirurgia del XVII secolo è di fondamentale importanza per la comprensione del significato stesso della Rivoluzione Scientifica. Aperte a forze esterne di cambiamento, la nascita dell’anatomia comparata, il riconoscimento delle pratiche di dissezione, come parti imprescindibili della formazione medica, l’affermazione della medicina come ars medendi con uno statuto epistemologico autonomo e della chirurgia come scienza, rappresentano molto di più di una attività marginale, non connessa ai fenomeni di natura sociale e intellettuali di oggi.
Il progetto ha il suo fondamento più solido nello spirito di ricerca e nella valorizzazione della forza del Mezzogiorno d’Italia nel campo della cultura scientifica e del suo contributo alla costruzione della moderna società europea. Il progetto si propone di introdurre una ‘rottura’ nei modelli di integrazione tra avanzamenti della scienza e sfide societari, attraverso un utilizzo appropriato di tecnologie avanzate, arti, filosofia ed economia, secondo approcci multi disciplinari e l’adozione di prospettive multifocali.
Alcuni dei più significativi cambiamenti avvenuti nell’Europa moderna nel campo della medicina, dell’anatomia e della chirurgia costituiscono un punto di svolta nella storia delle scienze. La ripresa della filosofia naturale, a partire dal Rinascimento e per tutto il XVII secolo, è direttamente connessa a quelle innovazioni, scoperte e dibattiti scientifici che, insieme, contribuirono allo sviluppo della medicina e dell’anatomia come nuovi campi della scienza.
Mentre la Respublica literaria provvedeva a mettere in circolazione, in Europa, le nuove idee scientifiche e filosofiche di autori come Galileo, Bacon, Descartes, Hobbes, Spinoza, Newton, una tendenza analoga avvenne nei campi della medicina e della storia naturale. Il confronto tra medici, chirurghi, uomini di scienza ed eruditi rese possibile l’emergenza e lo sviluppo di un corpo unitario di conoscenze a partire da diversi campi del sapere. Queste discipline furono gradualmente insegnate e praticate all’interno di università, scuole e istituzioni sociali dedite allo studio della malattie e delle cure sanitarie.
Nel contesto storico-scientifico dell’Italia meridionale della prima età moderna, Marco Aurelio Severino (Tarsia, 2 novembre 1580 – Napoli, 12 Luglio 1656) è una delle personalità più rappresentative che contribuì alla trasformazione della filosofia naturale e del sapere medico e della pratica chirurgica. Egli è considerato tra i pionieri dell’anatomia comparata e le sue attività di ricerca nel campo della medicina, dell’anatomia e dello studio della fisiologia animale hanno polarizzato l’attenzione di medici, filosofi e naturalisti a partire dal secondo quarto del XVII secolo. Le sue opere furono lette nelle più importanti università europee e nei circoli culturali fiorenti prima della nascita delle principali accademie scientifiche europee come l’ Accademia del Cimento di Firenze, la Royal Society di Londra, l’Académie Royale des Sciences di Parigi e l’Accademia degli Investiganti di Napoli.
Gli interessi culturali di Severino vanno ben oltre il dominio medico. La letteratura scientifica, prodotta a partire dal 1940 sulla vita e sulle opere dell’intellettuale calabrese ci ha restituito un primo ritratto del profilo scientifico, della fortuna e della fitta rete di corrispondenze che Severino intrecciò durante la sua vita: Wiliam Harvey, Cassiano dal Pozzo, Thomas Bartholin, George Ent, Fortunio Liceti, John Houghton, Ole Worm, Johann Vesling, Hermann Conring e molti altri.
Lo spirito di ricerca e di condivisione della conoscenza che caratterizza la rivoluzione scientifica è uno dei valori chiave di ARTES. La creazione di un centro di ricerca nel luogo che diede i natali a Marco Aurelio Severino è il reale risultato che molti storici della scienza da Luigi Amabile a Charles Schmitt, Rogers French, Charles Webster, Walter Pagel avrebbero auspicato. Il progetto promosso da ARTES, dal Comune di Tarsia e dall’Università della Calabria, Dipartimento di Studi Umanistici « Marco Aurelio Severino Foundation », è finalizzato alla rivalutazione del contributo scientifico del medico calabrese, attraverso la ripresa del lavoro svolto finora dalla comunità scientifica e alla diffusione della conoscenza del valore del suo lascito.
La dimensione internazionale caratterizza il progetto, sia per il coinvolgimento della comunità scientifica, sia per l’ampiezza del target dell’ azione di disseminazione e comunicazione.
PARTNER
UNICAL DISU – University of Calabria, Department of Humanities
Comune di Tarsia
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Consorzio Interuniversitario “Civiltà del Mediterraneo”
Instituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico, C.N.R. di Napoli
ENS de Lyon – Unité CERPHI
Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne
OBIETTIVI
Marco Aurelio Severino Foundation si propone i seguenti obiettivi:
– Costituire , presso la casa natale di Severino (Largo S. Stefano, Tarsia), un centro internazionale di storia della medicina, della scienza e della tecnica, realizzando una biblioteca digitale, un museo (materiale e virtuale) dei testi e degli strumenti scientifici dedicati alla documentazione e alla diffusione della cultura scientifica
– Mettere in risalto il nesso tra i maggiori fautori della scienza dell’età moderna e la fitta rete di corrispondenti, lettori, traduttori, editori, incisori, letterati e amanti della scienza che vi ruota intorno, attraverso lo studio completo della biografia intellettuale di Severino e della corrispondenza scientifica che intrattenne
– Mettere in luce i legami tra gli autori agli albori dell’età moderna e la rete di corrispondenti, lettori, stampatori, incisori, letterati e amatori delle scienze
RISULTATI
Due sono i principali grandi risultati attesi:
– La consapevolezza, condivisa sul piano internazionale, sia da specialisti sia dal mondo della cultura più in generale del contributo dato dai medici e dai naturalisti del Mezzogiorno d’Italia allo sviluppo della storia della medicina e della scienza in Europa
– La riscoperta dei personaggi e del patrimonio artistico del luogo, da parte dei cittadini di Tarsia, della Calabria e del Mezzogiorno, ovunque essi risiedano, come componente non eccezionale dell’identità della comunità locale e dell’Intero Mezzogiorno e leva per il senso di appartenenza, la speranza e volontà di impegno collettivo.
E in specifico:
– La conclusione di uno studio esaustivo sulla biografia intellettuale di Severino e sulla vastissima rete di relazioni di natura scientifica di cui era membro autorevole.
– La digitalizzazione, la trascrizione e l’edizione critica della corrispondenza di Severino e delle sue opera inedite
– Uno studio approfondito della storia di quelle scuole e di quelle istituzioni sociali dedite alla cura della salute nel Mezzogiorno d’Italia e in Europa, focalizzando l’attenzione sul contributo scientifico che i naturalisti e fisici italiani diedero all’emergere del pensiero scientifico nell’età moderna
– Realizzazione di una incisiva campagna di sensibilizzazione (attraverso esposizioni temporanee, premi scientifici, comunicati stampa, la prima edizione di un biennale festival della storia della scienza e della tecnica nel Sud Italia), indirizzato al più ampio pubblico possibile
– La pubblicazione degli atti di conferenze internazionali biennali su Marco Aurelio Severino e la storia della medicina, della scienza e tecnologia all’alba dell’età moderna.
La pubblicazione, su un sito ufficiale, di una Newsletter quadrimestrale sulla storia della medicina, della scienza e della tecnica (secoli XVI-XVII).