IL PROGETTO
Il progetto ha origine da un ampio lavoro multidisciplinare di ricerca-azione, ideato e realizzato con fondi europei dall’Istituto ARTES, alla fine degli anni ’90.
Alliance è un modello inedito, lungamente sperimentato e dal successo riconosciuto in diverse parti del mondo a partire dal 1998. Alliance è un programma di rinascita civile, economica e culturale che si sviluppa attraverso una pedagogia dell’apprendimento _ cambiamento di intere comunità locali, intese come veri esseri viventi in cammino. È un innovativo metodo radicale per sviluppare e rigenerare le zone rurali, nelle regioni meno sviluppate, che presentino un ambiente naturale di alta qualità ed un importante patrimonio artistico e di artigianato. Tutto questo allo scopo finale di generare imprese competitive, sostenibili ed integrate in uno specifico distretto.
OBIETTIVI
Lo scopo principale di ALLIANCE è di promuovere cambiamenti radicali in regioni fragili, preservando l’identità delle comunità e incoraggiandole a svolgere il ruolo di protagoniste.
Il modello Alliance è stato sviluppato per la valutazione e lo sviluppo delle competenze di intere comunità locali in specifiche aree economicamente depresse con un forte potenziale per lo sviluppo del turismo rurale e dell’artigianato, ma dove sono presenti ostacoli al cambiamento profondamente radicati. Il progetto mira a recuperare le radici più autentiche e positive della cultura rurale al fine di favorire la crescita delle capacità produttive e lo sviluppo di una forte presenza nel mercato internazionale.
POTENZIALI UTILIZZATORI
Politici a livello internazionale, nazionale e locale, interessati allo sviluppo locale, al turismo rurale, all’artigianato, all’imprenditoria femminile, allo start-up d’impresa, alla competitività delle PMI, strategie per combattere la disoccupazione di lungo termine.
Il tessuto sociale, imprenditoriale, artigianale e artistico (soprattutto femminile) del territorio, che guidato dal modello, rinforza i propri legami e diventa consapevole delle proprie capacità e potenzialità
RISULTATI OTTENUTI
La prima esperienza pilota di Alliance è stata effettuata in una delle regioni più difficili del sud Europa, ovvero la Calabria, regione italiana nota per il radicato fenomeno della ‘ndrangeta’ e delle faide tra famiglie, che durano per generazioni.
Sono stati sviluppati e sperimentati sul campo nuovi modelli di sostegno alla creazione di impresa che hanno coinvolto un processo di “apprendimento per il cambiamento” all’interno di una comunità locale. In tre aree geografiche, abbiamo assistito allo sviluppo di tre diverse associazioni di produttori e amministratori locali che si sono imposti un codice che stabilisce gli standard di qualità dei loro prodotti e servizi e le regole per le collaborazioni; hanno anche creato un marchio per ottenere visibilità e una location riconoscibile. Un network di 42 aziende guidate principalmente da donne e dalle loro famiglie sono state accompagnate lungo un percorso che le ha portate ad essere competitive sul mercato nazionale e internazionale, in quattro filiere produttive: ospitalità, artigianato, agricoltura e servizi turistici. Più di 100 sindaci hanno partecipato nella stesura di una “Carta della qualità ambientale”.
Contestualmente il programma è stato realizzato sia in un’altra regione del Mezzogiorno italiano, la Basilicata (territorialmente più ristretta), caratterizzata da assenza di conflitti e da un tessuto sociale coeso; sia in una regione della Romania, l’Alba Iulia impegnata a fronteggiare una severa povertà derivata dal recente crollo dell’Impero sovietico e dall’ancora lontano ingresso nell’Unione Europea.
RISULTATI ATTESI
Le passate esperienze positive nelle regioni del sud Italia e della Romania, hanno confermato che il modello sia effettivamente replicabile in aree che presentino caratteristiche similari. A questo proposito l’Istituto ARTES ha adattato il modello alla situazione del Burundi e, più recentemente, si è impegnato a studiarne l’applicabilità nelle regioni interne della Tunisia (Gafsa-Kasserine).
Da questa dinamica di creazione di capitale relazionale innovativo ci si attende:
- lo sviluppo di un processo organizzato di generazione, mantenimento, capitalizzazione di know-how di alta qualità;
- l’accettazione sempre più disponibile e diffusa di nuovi riferimenti e pratiche e l’abbandono di abitudini che costituiscono un blocco all’innovazione (learning forgetting);
- l’espansione di capacità negoziale e di cooperazione;
- lo sviluppo di una rete di imprese inserite in un contesto di mercati internazionali.
ALLEGATI
ARTICOLI SUL MODELLO ALLIANCE
SAGGI E PUBBLICAZIONI
Lilia Infelise, Nuove relazioni tra approcci cognitivi ed economici, nuovi spazi e forme di democrazia partecipativa. Per una pedagogia del cambiamento in aree fragili, saggio contenuto in La crisi dei confini. Verso un’ingegneria dello sviluppo regionale Edito da Franco Angeli, Milano, 2007.
Lilia Infelise, Apprendere e cambiare in una comunità locale, saggio contenuto in I luoghi dell’apprendimento. Metodi, strumenti e casi di eccellenza delle nuove formazioni, edito da Franco Angeli, Milano, 2002.
Lilia Infelise, Territoire Anticipateur: un “être vivant” en apprentissage, in POUR, n. 192, Parigi 2006.
Lilia Infelise, ALLIANCE – an alliance for the development of business and employment in rural areas: a community learning model, saggio presentato al 42° Congresso ERSA, Dortmund, 27-31 Agosto 2002.
Lilia Infelise, ALLIANCE – an alliance for the development of business and employment in rural areas: a community learning model, saggio presentato al Convegno Reiventing Regions in the Global Economy (Regional Studies Association), Pisa, 12-13 Aprile 2003.